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Regioni.it

n. 3801 - mercoledì 18 marzo 2020

Sommario
- Cura Italia: il decreto e la relazione tecnica
- Coronavirus: il potenziamento dei servizi sanitari
- L'Europa e il coronavirus: le decisioni e le scelte comunitarie
- Coronavirus: le ultime ordinanze delle regioni
- Consiglio dei ministri del 16 marzo esamina alcune leggi regionali
- Ordine del giorno su “grande progetto banda ultralarga”

Documento della Conferenza delle Regioni del 12 marzo

+T -T
Ordine del giorno su “grande progetto banda ultralarga”

Testo inviato al Presidente del Consiglio

(Regioni.it 3801 - 18/03/2020) Nelle ultime riunioni del Comitato per la Banda Ultralarga (COBUL) sono emersi forti ritardi nell’esecuzione dell’intervento nelle aree a fallimento di mercato (cd. aree bianche). Una situazione che preoccupa le Regioni perché potrebbe determinare un allungamento dell’iter oltre il 2022, causando la perdita dei fondi FESR e FEASR a valere sull’attuale programmazione europea.
Concetti che sono riportati in un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni che il presidente Stefano Bonaccini ha inviato al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, chiedendo un intervento per sbloccare e velocizzare l’iter dei lavori in questione e salvaguardare così i fondi regionali.
S i riporta di seguito il testo del documento.
Ordine del giorno su “grande progetto banda ultralarga”
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
PREMESSO che il 3 Marzo 2015 il Governo italiano ha approvato la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il gap infrastrutturale e di mercato esistente attraverso la creazione di condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili;
CHE tale Strategia Italiana per la Banda Ultralarga rappresenta il quadro nazionale di riferimento per le iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo delle reti a banda ultra larga in Italia, al fine di soddisfare gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Europea entro il 2020;
CHE la prima fase dell’attuazione della Strategia riguarda le aree a fallimento di mercato (cd. aree bianche) presenti sull’intero territorio nazionale (notifica di Aiuto di Stato SA.41647 (2016/N) per il Piano Aree Bianche, prima fase approvata dalla Commissione Europea con decisione C (2016) 3931 finale del 30 giugno 2016;
CHE per scelta governativa gran parte dell’intervento nelle aree è sostenuto tramite fondi comunitari (FESR e FEASR, assegnati dalle singole regioni al Ministero dello Sviluppo Economico in base ad un accordo quadro Stato-Regioni) e da fondi nazionali FSC;
CHE in sede di Conferenza Stato-Regioni (atto rep. 20/CSR dell’11 febbraio 2016) è stato siglato un accordo quadro in data 11 febbraio 2016 tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le regioni per il coordinamento dell’intervento;
CHE il comma 2 dell’articolo 4 di tale accordo stabilisce testualmente: “…Il MISE garantisce l’attuazione degli interventi operativi per il tramite della società in-house Infratel S.p.A., che agisce quindi in qualità di soggetto attuatore degli interventi di cui al presente Accordo. Il MISE assicura inoltre che gli interventi infrastrutturali e i programmi operativi saranno realizzati secondo quanto verrà definito e concordato tra le parti, negli accordi di programma quadro, di cui al comma precedente”;
CHE l’articolo 6 di tale accordo stabiliva una durata in cinque anni dalla data di sottoscrizione dello stesso;
CHE Infratel S.p.a. ha indetto tre gare per l’aggiudicazione della realizzazione dell’infrastruttura e il relativo mantenimento della stessa rete in concessione per 20 anni;
CHE le tre gare indette da Infratel S.p.A. sono state così suddivise:
- Gara 1: Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto (totale comuni 3.043);
- Gara 2: Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta (totale comuni 3.710);
- Gara 3: Puglia, Calabria e Sardegna (totale comuni 902);
CHE tutte le gare in questione sono state aggiudicate dalla stazione appaltante Infratel S.p.A. alla società Open Fiber S.p.A. con le seguenti risultanze:
- Gara 1: base d’asta 1,4 Mld€, aggiudicata a 675 Mln€;
- Gara 2: base d’asta 1,3 Mld€, aggiudicata a 806 Mln€;
- Gara 3: base d’asta 103 Mln€, aggiudicata a 103 Mln€;
CHE con DPCM 9 novembre 2015 è stato istituito il Comitato Banda Ultralarga (COBUL);
CHE il COBUL è stato da ultimo ricostituito con DPCM del 15 novembre 2019, che ha previsto la seguente composizione:
-Presidente Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano;
- Ministro dello Sviluppo Economico o suo delegato;
- Ministro per la pubblica amministrazione o suo delegato;
- Ministro per gli affari regionali e le autonomie o suo delegato;
- Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali o suo delegato;
- Ministro per il Sud e la coesione territoriale o suo delegato;
- Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome o suo delegato;
CHE in sede di COBUL e, in particolare, durante le ultime riunioni del Comitato le Regioni hanno preso atto dell’esistenza di numerose criticità nella realizzazione del grande progetto banda ultralarga nelle aree bianche, così come comunicato da Infratel S.p.A. che ha consegnato una specifica dashboard dalla quale risulta allo stato che:
- 1178 comuni sono in progettazione definitiva e 2668 in progettazione esecutiva;
- 1928 comuni sono in esecuzione e 408 terminati;
- 144 comuni sono collaudabili e 108 sono nella disponibilità degli operatori;
- vi sono forti ritardi nell’acquisizione di permessi da parte di ANAS, RFI, Autostrade, Sovrintendenze e altri soggetti;
RILEVATO che il Concessionario dichiara la forte carenza in molti contesti territoriali, in particolare nelle Regioni del Nord Italia, di reperimento di maestranze per la lavorazione degli impianti, senza informare rispetto alle condizioni di mercato applicate nei suddetti territori;
CHE, altresì, nell’attuale periodo caratterizzato dall’emergenza COVID-19 in cui è richiesto ai cittadini l’utilizzo massivo di soluzioni e di modalità digitali di lavoro e di studio si registra, al contrario, il permanere di una forte carenza infrastrutturale di banda ultralarga in molte aree del Paese;
PRESO ATTO che alla luce dell’attuale quadro Infratel S.p.A. ritiene di escludere dal piano per le aree bianche numero 1113 comuni in quanto ritenuti coperti da altri operatori già al 95% delle unità immobiliari – numero che andrebbe verificato con maggiore puntualità – rinunciando tout-court a raggiungere tutte le unità immobiliari oggetto dell’intervento nei suddetti comuni delle cd. aree bianche;
CONSIDERATO che gli attuali ritardi accumulati a causa di molteplici responsabilità, che potrebbero determinare lo slittamento dei lavori anche dopo il 2022, preoccupano fortemente le Regioni e le Province Autonome in quanto non sembrano essere compatibili con le regole di spesa dei propri fondi FESR e FEASR relativi all’attuale programmazione comunitaria; 
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO 
Dà mandato al Presidente della Conferenza di inoltrare un’urgente missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte, affinché sia informato sullo stato del Grande Progetto Banda Ultralarga e sui gravi ritardi – come riscontrati dai verbali del COBUL e dai dati Infratel – che investono l’intervento nelle cd. aree bianche e della preoccupazione delle Regioni e Province Autonome per il rischio, malgrado gli interventi regionali, di perdita di propri fondi a valere sull’attuale programmazione FESR e FEASR. Dovrà, altresì, essere richiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri di attivarsi immediatamente per ottenere un’accelerazione della realizzazione delle opere in argomento, ponendo in essere ogni iniziativa utile a riguardo anche al fine di salvaguardare le Amministrazioni Regionali da ogni pregiudizio economico derivante dai ritardi nell’esecuzione dei lavori nelle cd. aree bianche, prevedendo inoltre al fine di consentire il completamento dell’infrastruttura BUL la disponibilità di identiche somme compensative secondo l’originaria dotazione di spesa.
 
Con tale nota si dovrà sollecitare l’attivazione delle strutture del MISE e di Infratel S.p.A. al fine di ricevere un dettagliato cronoprogramma dell’intervento nelle aree bianche con indicazione delle date di fine lavoro e collaudo in ogni singola regione/comune oggetto dell’intervento e si dovrà sollecitare un intervento Governativo per l’avvio dell’intervento nelle aree grigie, nonché per il reperimento degli ulteriori fondi a copertura del fabbisogno stimato da Infratel S.p.A. sollecitando la stessa a verificare con gli operatori privati quali aree intendano coprire autonomamente dietro presentazione di apposita garanzia fidejussoria e con un cronoprogramma di inizio di lavori che non superi l’anno solare.
Roma, 12 marzo 2020

Link al documento della Conferenza delle Regioni del 12 marzo 2020: Ordine del giorno su “grande progetto banda ultralarga”


( red / 18.03.20 )
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